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   Ti va di fare un piccolo test di precisione? Allora questo studio fa per te. L’idea è molto semplice: registrati mentre suoni 100 misure del ritmo più semplice possibile, al comodissimo tempo di 100 bpm e ascoltando solo il metronomo.

   In totale sono circa 4 minuti, come la durata media di una canzone e la minima quantità di tempo che dobbiamo saper suonare senza mancare un colpo. Idealmente l’obiettivo sarebbe di obliterare il click per tutto il tempo, ma in pratica si tratta soprattutto di rimanere rilassati ed evitare oscillazioni sul timing e variazioni di suono, rimanendo concentrati sul groove e sull’avere un buon feeling.

   Esperimenti come questo possono essere duri da affrontare, e ogni volta che lo faccio mi rendo conto di quanto sono limitato. Nonostante ciò ne vale la pena perché esercizi di questo tipo sono utilissimi per diventare istantaneamente più consapevoli di cosa è necessario fare, e rimettere così a fuoco i nostri sforzi e la nostra routine di studio su cose che fanno davvero la differenza nel modo in cui suoniamo.

   Se non hai mai provato è probabile che sottovaluti quanto impegnativo può essere questo esercizio. E’ proprio per questo che ti invito ad accettare questa sfida: per aiutarti a ottimizzare le priorità degli obiettivi inclusi nel tuo piano di studio, e anche per risparmiarti la brutta esperienza di perdere una grossa opportunità perché scopri di non essere capace nel bel mezzo di un concerto o sessione in studio.

   Fondamentalmente suonare dritti sul metronomo è una di quelle cose che qualunque batterista oggi deve essere in grado di fare. E’ una delle abilità di base, non solo perché in quanto batteristi siamo il motore della band, ma anche perché nella scena musicale contemporanea avere un timing pressoché perfetto è essenziale.

   Se però passiamo tutto il tempo a studiare frasi a 32simi e non ci fermiamo mai a verificare di saper suonare un ritmo di base a metronomo e con un buon feeling, è improbabile che svilupperemo mai questa capacità. A proposito, come probabilmente ti sarà capitato di sentire, se vuoi fare la professione essere in grado di suonare così è ciò che porta a casa lo stipendio.

   Ho incluso un modello di session di registrazione in formato GarageBand, che puoi usare per allenarti con questo studio. E’ già predisposta con i tre elementi su cui ci vogliamo concentrare e che ci servono per verificare quanto siamo precisi. 3 canali: Charleston, Rullante e Cassa, oltre a un suono di metronomo piacevole e musicale.

   Le tracce sono di proposito molto zoommate e grandi, in modo da poter usare la componente visuale come efficacissimo strumento addizionale di feedback (ne parliamo ulteriormente tra un attimo).

   Puoi scaricare qui il file:
Drum Challenge Session Template

   E puoi guardare il video su YouTube dove faccio il mio take cliccando qui sotto, per vedere come funziona:

   Lasciami suggerire un approccio molto efficace. La chiave è che deve sembrare perfetto anche se non lo è mai. E allora come si fa? La risposta si trova nella continuità e nella regolarità, che sono ottenute facendo uso di micro correzioni, quindi teniamo a mente questi concetti mentre ci registriamo e poi riascoltiamo e osserviamo.

   Analizzando la forma d’onda possiamo notare alcune cose molto importanti:

  • La regolarità del posizionamento dei colpi, basata sulla loro posizione rispetto alla griglia.
  • Il modo in cui appaiono le oscillazioni sul tempo e le note avanti o indietro rispetto al beat.
  • La regolarità del suono, sulla base della forma dell’onda sonora.
  • Il modo in cui appaiono le variazioni di suono (ad esempio quando manchiamo un Rim Shot).

   Come detto sopra, non è per forza necessario che sia tutto perfetto, per cui non c’è bisogno di ossessionarsi con queste idee. I computer sono perfetti e come sappiamo non hanno feeling, che è il motivo per cui i produttori spostano le note di qualche millisecondo per rendere più ‘umani’ i beats elettronici e dargli groove. Quello che conta è che i colpi non creino flam rispetto al click nel caso in cui non siano perfettamente allineati.

   La tolleranza è di 2-4 millisecondi, sulla base anche del bpm (a tempi più lenti c’è un margine di imprecisione più ampio prima che le cose inizino a suonare strane). Nel video dimostrativo le mie imprecisioni più grandi sono di 4 o 5 millesimi di secondo in anticipo o ritardo sul click: 2 o 3 millisecondi sono quasi impercettibili, 4 o 5 sono ancora accettabili, mentre qualsiasi cosa oltre questo limite comincia a essere inascoltabile.

   Ho mixato il metronomo sul canale sinistro, in modo che sia possibile ascoltare la performance anche senza click. Questo è un altro aspetto importante perché quando facciamo un disco il click non è ciò che sentirà l’ascoltatore nel mix finale, e quindi quello che conta non è che siamo sempre perfettamente in griglia. Piuttosto la cosa importante è che le nostre ritmiche abbiano groove assieme al resto della band e siano regolari, che ci sia un ottimo feeling e che non si sentano oscillazioni sul tempo.

   Ancora una volta, per questa ragione l’approccio più efficace è quello di stare concentrati sul suonare più precisi possibile ma allo stesso tempo dare priorità assoluta al feeling, perché al contrario del click il feeling finisce nel mix.

   Raccomando fortemente di provare questo esercizio, perché in meno di 5 minuti scoprirai esattamente su cosa hai bisogno di lavorare. Quali aspetti della tua tecnica, precisione, timing e feeling devi migliorare. Allo stesso modo, se invece sei in grado di superare questa sfida, allora hai la conferma che i tuoi standard di controllo e timing sono molto buoni.

   Trovo incredibile che il ritmo più elementare che sappiamo suonare, che quasi chiunque può imparare a suonare in meno di 10 minuti, e che tutti diamo per scontato, è anche così difficile da suonare a questo livello. Il motivo ovviamente è che, come sempre, è il ‘come’ a essere difficile, e non il ‘cosa’.

   Nel caso tu scopra che ti è impossibile suonare preciso sul metronomo, la soluzione sta nell’identificare se il problema è situato nella componente fisica, concettuale o emozionale, e poi iniziare a lavorare innanzitutto sul perfezionamento della tecnica e del controllo: questo Corso di Batteria Gratuito ti può avviare nella giusta direzione.

   Ultima cosa, puoi usare il template che ti ho dato per studiare registrandoti e riascoltando/riguardando qualsiasi cosa sulla quale stai lavorando, velocizzando così esponenzialmente la tua velocità di miglioramento.

   Risorse correlate:
‘Click & Timing’ – Altitude Drumming – Volume 6
‘In Session – How To Sound Great On Records’


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