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   Due delle cose che fanno venir voglia di ascoltare un batterista sono la sua fluidità e spontaneità. Uno scorrere di note viene fuori senza alcuno sforzo dai suoi mani e piedi, e rimaniamo ipnotizzati.

   Se sei un batterista esperto una delle cose che probabilmente hai notato negli anni è che a volte anche se studi parecchio può esserci una tendenza a essere rigido e innaturale a dispetto delle ore di allenamento.

   Se è così non sei l’unico: mi capita ancora di attraversare periodi in cui approfondisco una serie di esercizi, per poi ritrovarmi stranamente scomodo e legato, a dispetto del notevole miglioramento tecnico.

   Naturalmente questo è dovuto almeno in parte al fatto che ci vuole del tempo ad assimilare le nuove informazioni, ma fammi andare dritto al punto: la scorciatoia per essere fluenti e sciolti nel suonare la batteria è dedicare parte del proprio studio all’improvvisazione.

   Il motivo è che, da un punto di vista sia fisico che concettuale, studiare solo esercizi equivale a leggere parole da un libro, mentre improvvisare è come fare una presentazione in tempo reale. Potremmo aver letto una tonnellata di libri ed essere molto preparati con l’italiano, eppure sentirci esitanti e un poco goffi, a meno che non ci siamo anche allenati a parlare spontaneamente e nel momento, senza arenarci nella nostra testa.

   Quindi, assodato che improvvisare è una parte essenziale degli studi necessari a diventare batteristi migliori, dobbiamo ora scoprire come farlo efficacemente.

   Alcuni batteristi pensano che jammare significhi semplicemente suonare note a caso. Mentre questo può essere divertente e anche utile all’inizio, i veri risultati si vedono studiando improvvisazione all’interno di un contesto musicale.

   Come sappiamo suonare con grandi musicisti è il modo ideale di apprendere la maggior parte degli aspetti del fare musica. Allo stesso tempo, un’altra possibilità molto redditizia è quella di usare musica registrata.

   Nel nostro caso specifico, siccome vogliamo concentrarci sull’improvvisare liberamente, invece di accompagnare vere e proprie canzoni possiamo suonare su brevi clip, così che possiamo avere un input musicale sufficientemente interessante da coinvolgerci, mentre le cose non diventano così complesse che dobbiamo pensare troppo riguardo alle parti, alle figure e alla struttura della canzone.

   I loop sono perfetti da questi punto di vista: possono durare anche solo 4 o 8 misure e li possiamo mettere in ‘repeat’ e suonarci sopra per tutto il tempo che vogliamo.

   Per questo motivo ho messo insieme una manciata di tracce che puoi usare per sviluppare questa abilità e con cui ti puoi divertire.

   Qui puoi scaricare il PDF con tutti i link:

   Nel tentativo di coprire le aree più importanti della ritmica, ho creato 5 loop, uno per ogni suddivisione principale: ottavi, sedicesimi, terzine, shuffle e half shuffle. Durano 8 misure ciascuno e contengono usa semplice melodia che si ripete ogni pochi secondi.

   Ho usato un incredibile software per realizzarli, GarageBand. Se non lo hai provato ti suggerisco caldamente di dedicare un pò di tempo a imparare come funziona perché si tratta di uno strumento potentissimo, ed è gratuito (se usi Windows o Linux puoi fare una rapida ricerca e trovare software equivalenti).

   Comprende una miriade di sample che puoi combinare per creare qualsiasi composizione. Puoi sperimentare con differenti feeling e moltissime opzioni, tra cui la possibilità di registrarti su quanti canali vuoi. Alla fine sarai in grado di scrivere le tue canzoni, e il tuo livello musicale ne beneficerà immensamente.

   Tra i download troverai 5 sessioni coi loop pronti all’uso. Per chi non desidera usare GarageBand ho incluso anche delle versioni Mp3 di ciascun loop. Ogni file è un audio di dieci minuti col quale ti puoi allenare, usando le idee che vedremo tra un minuto.

   In ogni caso, mentre gli Mp3 sono a un Bpm specifico, se apri le session di GarageBand puoi modificare il loop, cambiarne la velocità, mixare i diversi strumenti come preferisci e anche registrare la tua performance. Infatti in ogni sessione ho inserito un setup di registrazione a 4 tracce che puoi collegare al tuo hardware anche più basilare (anche un microfono e un canale vanno bene) per verificare come suonano davvero le tue improvvisazioni. Ricorda sempre l’importanza di registrarti!

   Se preferisci puoi accedere a ogni cartella direttamente da questi link:

GarageBand Loops
Mp3 Loops

   A questo punto parliamo degli approcci che possiamo usare. Una volta che abbiamo la nostra struttura di 8 misure possiamo farci diverse cose:

Improvvisare solo grooves e ritmiche.
Improvvisare soltanto fill e assoli.
Alternare misure di groove e di assolo in una forma canzone, suonando ad esempio 4 misure di ritmo e 4 di fills, in maniera ciclica. Le principali strutture musicali che possiamo provare sono: 2+2, 4+4, 8+8.
– Sperimentare con diversi approcci e direzioni: tante o poche note, dinamica bassa o alta, crescendo di intensità, provare a costruire una storia in maniera musicale, usare diverse suddivisioni e orchestrazioni e così via.

   Come regola generale per essere efficaci dobbiamo concentrarci su una cosa alla volta. Un buon punto di partenza può essere quello di studiare un loop a settimana, dedicando cinque o dieci minuti a ogni variante. Naturalmente puoi spingerti fin dove desideri, e se vuoi vedere grandi miglioramenti puoi provare a improvvisare assoli o groove anche per mezz’ora non stop.

   E’ sorprendente quanti benefici otteniamo studiando in questo modo, a parte le migliori abilità improvvisative:

– Migliore comprensione di ogni suddivisione.
– Fluidità e rotolamento.
– Più creatività.
– Migliore orecchio e capacità di interagire con quello che ci succede intorno musicalmente.
– Miglior timing e feeling.
– Sensazione di essere liberi e di poter suonare qualsiasi cosa.
– Più sicurezza e convinzione nell’inventare cose interessanti in tempo reale.

   Se ti va puoi dare un’occhiata a questo breve video sul mio canale YouTube nel quale suono su ogni loop usando l’approccio 4+4.

   Per concludere, se non lo hai già fatto, al link qui sotto puoi scaricare alcuni loop basati sui tempi dispari, di cui puoi fare uso per migliorare anche in quest’area.

   Risorse correlate:
Play Along Tempi Dispari – Loops di Batteria
‘In Session – How To Sound Great On Records’
‘Drum Chops Mastery – Gospel Chops & Beyond’
‘Groove Workout & Tools’ – Altitude Drumming – Volume 7


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