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La mia missione è aiutarti a migliorare più velocemente, fornendoti conoscenza condensata che può risparmiarti anni di ricerca, vicoli ciechi ed errori.

   Benvenuto su Confident Drummer!

   Mi chiamo Eugenio Ventimiglia, sono un batterista e didatta freelance italiano di 40 anni e ti voglio raccontare come è nato questo sito.

   Amo profondamente la musica. L’emozione di suonare e ascoltare musica, immerso nell’intensità di questa forma d’arte, è qualcosa di unico e sono sicuro che sai di cosa parlo.

   Creare musica tuttavia non è un’impresa facile. In qualsiasi forma d’arte che consente un elevato livello di espressione di sé, in tempo reale, sono presenti sfide legate alla performance, alla competenza, alla gestione del proprio talento. E al portare avanti in maniera completa e appagante un percorso che richiede molti anni di applicazione.

   Incontriamo sfide interne, perché è umano che capiti di avere insicurezze, confusione riguardo a cosa fare dei propri sogni e aspirazioni, avere delle fasi di blocco, di mancanza di miglioramento e di poca messa a fuoco. E sfide esterne, perché la nostra cultura cambia alla velocità della luce, la musica prende direzioni difficili da decifrare e la competizione, e le capacità di adattamento di conseguenza necessarie, sembrano insostenibili.

   Bisogna trovare il modo di mettere insieme tutte le risorse fisiche, intellettuali ed emozionali che solo se combinate tra loro ci permettono di vivere pienamente e con efficacia la gamma completa di esperienze e soddisfazioni che questa forma di comunicazione è in grado di regalarci.

   Venendo da una famiglia di non musicisti ho iniziato a suonare e studiare piuttosto tardi, verso i 15 anni, e ho vissuto tutti questi scenari: l’entusiasmo per il privilegio di fare musica, la gioia di suonare, la profonda passione e il desiderio di farne una professione, la ricerca e la dedizione allo studio. Ma anche i sacrifici, le frustrazioni, la carenza di risultati, e gli alti e bassi dovuti alla sensazione di girare a vuoto e al fatto che essenzialmente non esiste un percorso ufficiale che porti dalla prima lezione di batteria al palco di un tour o alla session per fare un disco.

   La mia fortuna è stata soprattutto una: la perseveranza. Per qualche misteriosa ragione non ho mai mollato. Probabilmente l’amore per la musica è sempre stato così grande da farmi navigare attraverso i momenti più difficili senza mollare il colpo. Ma l’altra mia fortuna è stata la curiosità sconfinata, la voglia di imparare, che mi hanno sempre mosso e portato a ricercare, approfondire, confrontare, andare alla radice di ogni aspetto legato al mondo della musica. L’emozione di capire qualcosa in profondità per me è sempre stata almeno equivalente a quella di suonare totalmente immerso nella musica.

   E così ho investito due decenni in un lungo processo formativo, che naturalmente non è ancora finito (sono tutt’altro che perfetto…) e che mi ha portato a divorare dischi, video didattici, trascrivere, vedere migliaia di concerti e soprattutto studiare di persona con decine dei migliori batteristi al mondo, tra Italia e Stati Uniti. E anche a studiare discipline apparentemente distanti dalla musica, come la crescita personale e la psicologia, che sulla lunga distanza si sono rivelate preziosissime.

   Istintivamente, mosso dalla voglia di capire, arrivavo a lezione con questionari e liste infinite di domande a volte impegnative anche per i grandi dello strumento.

   A ognuno le stesse domande, che mi appassionavano e a cui volevo dare risposte chiare e potenti, risposte ottenute filtrando e incrociando dieci punti di vista diversi e non accettando ciecamente la prima spiegazione ricevuta, non importa quanto convincente o quanto autorevole la fonte.

   Sembrava un interrogatorio 🙂 Cosa vuol dire e come si fa a suonare avanti o indietro sul beat? Quanti tipi di assolo esistono e come si fa a costruirne uno? Cos’è il groove? Come si fa a suonare precisi? Come si interpreta uno spartito? Come si sviluppa la creatività? Come si realizza il proprio suono? Come si supera un ostacolo tecnico? Come si supera l’ansia da palcoscenico? Come si suona quella frase difficilissima? Come si fa a fare della musica una professione? Come si entra nel ‘giro’? E mille altre… ricevendo sempre risposte generose, che segnavo diligentemente nei miei appunti, e per le quali sono grato a tutti i miei maestri.

   Lungo questo percorso, nell’arco di 25 anni, è andata a finire che ho fatto 1000 concerti, svariati tour, suonato in 100 dischi e centinaia di session in studio, fatto una moltitudine di drum clinic e insegnato privatamente e in scuole di musica a più di 300 allievi.
   Mi considero estremamente privilegiato ad aver vissuto così tanto e aver avuto così tanto dalla musica.

   Insegnando molto, e confrontandomi con allievi che trovavano le stesse difficoltà che avevo a mio tempo dovuto superare, mi sono accorto che la sintesi di idee, concetti, sistemi e tecniche, batteristiche e non solo, che avevo accumulato negli anni, aveva un enorme potere di messa a fuoco ed era in grado di far evitare ai miei allievi tutti gli errori che avevo commesso e dovuto superare. Nel tempo, in maniera del tutto spontanea, ho sviluppato delle strategie e degli approcci che ho visto dare regolarmente grandi vantaggi a studenti di varie età e livelli.

   La trasparenza per me è importante: una cosa fondamentale che lo studio della batteria insegna, è che non esistono risposte universali. Esistono principi e punti di vista anche molto potenti, ma le risposte definitive che vanno bene per te, le devi scoprire tu. Per questo il miglior consiglio che posso darti è di sperimentare diversi approcci e studiare da quante più fonti possibile.

   Non esistono neanche scorciatoie. Anche se capisci le tecniche più efficaci, ottenere risultati significativi richiede molta pazienza, e la velocità a cui impari dipende dalla qualità ma anche dalla quantità di tempo ed energie investi.

   Esistono però innumerevoli risorse che possono ottimizzare questo tuo percorso. Ci sono delle verità sullo studiare, sul suonare, sul relazionarsi, sul gestire situazioni relative al fare il batterista, che per essere scoperte per via diretta richiedono anni di esperienza e che conoscere in anticipo è assolutamente un vantaggio. E molte sono là fuori, a disposizione. Oggi con Internet c’è una tale ricchezza di informazione che non esiste una sola idea che tu non possa scoprire senza muoverti di casa, con una ricerca ben fatta.

   Ma il problema è proprio questo. L’informazione ha un limite: non è conoscenza. L’informazione organizzata è conoscenza. L’informazione non organizzata è spesso confusa, fuorviante, contraddittoria e finisce per portare in circoli viziosi dove si perde un sacco di tempo e spesso si disimpara piuttosto che imparare. Lo trovo frustrante ed è il rovescio della medaglia di questo meraviglioso strumento che è Internet.

   E’ qui che Confident Drummer può essere una preziosa risorsa. Una decina di anni fa ho fatto un piccolo esperimento e ho pubblicato un paio di metodi online, che sono andati benissimo, sebbene avessi commesso diverse ingenuità lungo il percorso. Quella esperienza mi ha insegnato come fare a organizzare la conoscenza, esperienza e saggezza maturata in oltre due decenni di lavoro, condensandole e mettendole a disposizione. Fatto tesoro del feedback accumulato, alcuni anni fa ho deciso di dedicare le mie energie a creare un’opera di valore per l’intera comunità dei batteristi. Mi entusiasma presentare le risposte che ho a chi nutre il mio stesso amore per la musica. Così nasce il progetto Confident Drummer.

   In tutta onestà, non sono certamente l’unico a conoscere i concetti, tecniche e soluzioni di cui parlo nei miei metodi. Sono molti i batteristi di alto livello che fanno uso esattamente di questa sapienza. Ma non sono molti quelli che sono in grado di decifrare in termini accessibili a tutti le intuizioni che hanno avuto e come fanno a fare quello che fanno. E sono ancora meno quelli che hanno potuto dedicare anni di lavoro ed energie a organizzare e pubblicare tutto.

   Prendiamo ad esempio i drum chops e gospel chops. Già 10 anni fa ero sbalordito dal fatto che nessuno avesse mai scritto un metodo completo su cosa sono, e come fare a studiarli, in un volume chiaro, progressivo, completo. Sono passati 10 anni e ancora non esiste! Eppure è un argomento attorno al quale c’è grande interesse. Tornando a quello che dicevo prima, certamente ci sono innumerevoli video che spiegano una frase, su un certo sito trovi una trascrizione, su un altro un’idea: ci sono centinaia di batteristi che li suonano spaventosamente bene! Ma non esiste un metodo completo che ti porti da zero ai chops più avanzati. E allora l’ho messo nella lista delle cose che andavano fatte.

   Una cosa importante è il formato in cui questa conoscenza viene organizzata. Uno dei concetti che come avrai capito adoro è quello dell’andare in profondità. Meglio una cosa sola, ma andando a fondo e arrivandone alla totale padronanza e comprensione. Per questo motivo credo che il formato metodo, libro (ebook interattivo con video dimostrativi in streaming, in questo caso), sia ancora la soluzione più valida. Perché un libro è un’opera completa e dedicata ad esplorare un argomento, e ne approfondisce i dettagli. Perché studiare per intero e completare un metodo ti lascia qualcosa, ti accompagna lungo un intero percorso, ti dà il piano di azione, ti trasforma, ti lascia un bagaglio, ti spiega ogni elemento, ti permette livelli di approfondimento che non è possibile a mio avviso ottenere vagando da una risorsa all’altra in maniera superficiale.

   Quando hai completato un metodo sei sicuro di essere meglio di prima di quando hai iniziato a studiarlo.
Oggi vanno di moda gli abbonamenti mensili o annuali. Per come la vedo io, sono una trovata del marketing moderno che contribuisce alla cultura dell’indebitamento. Oltre ad applicare il discutibile modello di business dell’estrazione dei dati degli utenti per trarne profitto. Ma sono argomenti per un’altra discussione…

   Ciò che ci interessa qui è che il limite di queste formule è che sono dispersive esattamente come tutto il web. Ok, hai accesso a tutto il materiale di tutto un portale. E adesso? Chi cerca risposte ha bisogno di una guida, non di essere sommerso di informazioni.

   Come detto in apertura la mia missione è di aiutarti a diventare un batterista più sicuro di sé. E qual’è la prima chiave della sicurezza? La competenza. Più conosci, più sei sereno, perché sai quello che devi fare. La mia passione e missione è anche darti gli strumenti per ispirarti a diventare un musicista che suona la batteria. Cosa significa? Significa che la batteria è uno strumento così energico, fisico, dominante, che diventa molto facilmente un modo di mettersi in mostra, perdendo di vista che il motivo per cui si stanno picchiando tamburi è quello di creare arte e musica. Sono il primo ad amare la velocità e la complessità, ma un musicista che suona la batteria sa quando, come, e se usare queste abilità.

   Ancora una volta questo richiede di procedere su due fronti. Quello interno e quello esterno. Da una parte dobbiamo fare un percorso personale per essere non solo musicisti ma anche persone migliori, sempre più evolute e più mature, perché quello che siamo si manifesta in quello che suoniamo. Dall’altra dobbiamo avere tutti gli strumenti per esprimere questo nostro mondo interiore relazionandoci ad altri, capendo come funzionano la musica, il music business e tutti gli aspetti che entrano in gioco. Perché la musica non si crea sottovuoto ma con altre persone.

   E ha bisogno di batteristi sicuri, determinati, consapevoli, dalla grande personalità, che sappiano come esprimersi liberamente e con efficacia.

   Per concludere, questo è il mio intento. Metterti tutto a disposizione. Darti i mezzi per aiutarti a diventare un musicista che suona la batteria con sicurezza. E farlo innanzitutto con una grande quantità di materiale accessibile liberamente.

   Confident Drummer è un posto dove sono raccolte conoscenze musicali e batteristiche di qualità. E dove spero tu possa trovare le risposte, le soluzioni, l’ispirazione e la motivazione che ti portino a suonare incanalando tutta la passione di cui sei capace. La stessa che ho messo io nel creare questi contenuti.

   Grazie per il tuo tempo, e ricorda: la musica ha bisogno anche della tua voce. Non lasciarla inespressa.

Marketing Etico.

   Ho studiato a lungo le tecniche e strategie del marketing moderno e comportamentale.

   Le uso il meno possibile, perché rispetto la tua intelligenza e non sono un fan della manipolazione.

   Il mio intento nella vita è di essere una presenza positiva nel mondo, e di contribuire ad aumentare la consapevolezza delle persone.

   Per questo motivo il mio modello di marketing è quello di creare valore, sotto forma di contenuti utili e di qualità.



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